Sulla Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2017 è stata pubblicata la legge di conversione del Decreto Legge n. 244/2016 (decreto Milleproroghe) che ha fissato lo slittamento di un anno (dal 1° gennaio 2017 al 1° gennaio 2018) dell’obbligo di tenuta telematica del Libro Unico del Lavoro (LUL).
L’obbligo è stato introdotto con l’art. 15, comma 1, del decreto legislativo n. 151/2015, nel quale è previsto che, a partire dal 1° gennaio 2017, il Libro Unico del Lavoro deve essere tenuto in modalità telematica, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Pertanto, la suddetta data slitta di un anno, al 1° gennaio 2018, con conseguente spostamento anche della, previsione sancita dall’art. 15, comma 2, del decreto legislativo n. 151/2015, secondo la quale, con un decreto del Ministro del Lavoro dovranno essere stabilite le modalità tecniche ed organizzative al fine di tenere, aggiornare e conservare i dati contenuti nel LUL.
La norma è stata accolta positivamente soprattutto dalle aziende software che, con l’entrata in vigore della norma, dovranno intervenire e modificare i programmi di elaborazione paghe. Tuttavia, nonostante ci siano alcune difficoltà di carattere pratico legate alle modifiche che dovranno essere apportate, con l’entrata in vigore delle disposizioni ci saranno numerosi vantaggi legati alla razionalizzazione e alla semplificazione nella gestione del rapporto di lavoro.
Infatti, con la tenuta telematica del Libro Unico del Lavoro da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sarà più agevole l’adempimento delle richieste provenienti da enti diversi e aventi ad oggetto la richiesta degli stessi dati contenuti nel LUL, inoltre, la comunicazione telematica dei dati contenuti nel Libro Unico potrebbe anche sostituire qualsiasi altro tipo di comunicazione (ad esempio, quelle con cui viene comunicato all’Inps l’organico aziendale).
Con un unico flusso, potranno essere previsti voci e importi retributivi aggregati sulla base di funzioni e esigenze conoscitive specifiche, consentendo, da un lato, ai lavoratori di leggere con più facilità la busta paga, e dall’altro, sarà velocizzato anche il compito degli ispettori che potranno prendere visione dei documenti direttamente on line ed evitare di chiedere ai datori di lavoro di visionare gli stessi in formato cartaceo.